Il limite delle scarpe

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Guest post della nostra Expat Blogger Maria Chiara, che dalla Germania (Amburgo) ci fa scoprire il fashion nord-europeo ma anche… certe verità come questa, valide in ogni dove! 😉

A prima vista questo post non c’entra un cavolo con la Germania. Però in un rapporto di coppia donna-uomo valgono regole che prescindono qualsiasi confine nazionale…

Con gli anni in un rapporto amoroso, matrimonio o convivenza che sia, cadono certe barriere del pudore.

Non sentiamo più il bisogno di avere le gambe liscissime tutti i santi giorni o di doverci nascondere mentre ci sistemiamo le sopracciglia. Se poi il partner è stato presente in sala parto durante la nascita dei nostri figli allora crediamo di aver raggiunto il limite possibile della trasparenza tra una donna e il suo uomo, vero?

No ragazze, un limite c’è ed è un limite che non andrebbe mai superato! E cioè permettere al nostro uomo di comprarci delle scarpe senza il nostro consenso o sotto la nostra sorveglianza.

Per quale motivo un uomo potrebbe volerci comprare un paio di scarpe? Per fare lo splendido; perché ama il rischio; perché crede di andare sul sicuro avendoci sentito fare commenti positivi su un paio di scarpe viste ai piedi di un’amica; perché il Natale è alle porte ed è disperato. So di non sbagliare di molto affermando che se un uomo ci compra un paio di scarpe, nel 99% dei casi sbaglia, anche se era con noi quando ci siamo fermate un quarto d’ora a sospirare davanti alla vetrina, anche se quelle scarpe le abbiamo pinnate su Pinterest e apprezzate su Facebook e Instagram. E mettiamo pure che scelga un modello carino, allora di sicuro canna il numero.

E poi va detto: i nostri uomini non capiscono che acquistare un paio di scarpe non è come comprare un nuovo tipo di sugo già pronto. Non capiscono il processo di innamoramento che c’è dietro, soprattutto se si tratta di un modello molto costoso, che diventa un pensiero fisso per un bel po’ di tempo, specie se si aspettano i saldi. E non capiscono che la delusione di non trovare il numero può spezzare il cuore tanto quanto l’amarissima disillusione se la scarpa tanto agognata poi su ci sta da schifo. Non facciamoci togliere il brivido di aspettare con un piede scalzo la commessa che ci porta la scatola o, se acquistiamo online, di attendere il corriere davanti alla finestra.

È bene che le scarpe restino un nostro tabù, uno dei pochi segreti femminili che resistono alla routine famigliare.

Se dopo anni di rapporto siamo diventate capaci di perdonare tanto al nostro uomo, sappiamo tutte che ci sono un paio di frasi su cui non si può far finta di nulla. Come quando è il momento del cambio degli armadi e ci serve una mano per rimettere su in alto le scarpe estive e mettere a portata di piede stivali e boots. Lui, dopo un po’ di saliscendi, sbotta: “ma ti rendi conto di quante scarpe hai?!?!”. Abbiamo imparato che arrabbiarsi non serve a niente quindi contiamo fino a 10, lo guardiamo serissime e chiediamo “hai forse intenzione di litigare oggi?!”. O se si va insieme a fare shopping e lo trasciniamo in un negozio, cosa c’è di più odioso che sentirsi chiedere: “ma non sono mica come quelle che hai già?” o peggio ancora “quando pensi di metterle delle scarpe così?” – devo fare una piazzata davanti a tutti, è questo che vuoi?

Facciamoci regalare a sorpresa mazzi di fiori e gioielli, facciamo provare loro il brivido con lingerie e smalti ma non diamola vinta sulle scarpe perché già solo andare a provarne qualcuna è una grande fonte di consolazione nei periodi di sconforto. Se vogliono venire con noi, prego! (a patto che non pronuncino le frasi di cui sopra). E se il nostro lui, magari per inesperienza, tenta l’acquisto da solo o, peggio, sotto saggio consiglio della sua mamma, facciamogli subito capire l’errore, andandoci giù anche pesante se necessario, perché il non detto fa più danni di una piccola offesa lanciata a fin di bene, il nostro.

E non diamogli corda su nessun tipo di scarpa, se non vogliamo poi, 10 anni dal giorno in cui ci siamo innamorate di lui a prima vista, ritrovarci a scartare sotto l’albero un paio di ciabatte come queste.

Maria CHiara Gambini per ShoeAdvisor

 

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